Indennità di Accompagnamento: Guida Completa alla Domanda nel Tuo Quartiere (Roma Tuscolano)
- Tutela Invalidità

- 4 nov
- Tempo di lettura: 4 min

Assistere un genitore anziano o un familiare non autosufficiente è un atto d'amore, ma anche un impegno totalizzante. Vivere nel quartiere Tuscolano o a Cinecittà significa avere tanti servizi, ma la gestione della non autosufficienza di un proprio caro richiede un supporto specifico, concreto ed economico.
Forse non sai che esiste un sostegno fondamentale chiamato Indennità di Accompagnamento. Molti credono sia legato al reddito o solo a persone in carrozzina, ma non è così.
Noi di Tutela Invalidità, con i nostri uffici proprio qui, nel cuore del quartiere in Via Tuscolana 1256, vediamo ogni giorno decine di famiglie di Don Bosco e Appio Claudio che avrebbero diritto a questo assegno ma non sanno come ottenerlo, o peggio, hanno commesso un errore nella prima domanda.
Questa guida è scritta per te, per fare chiarezza e per spiegarti come ottenere questo diritto senza stress, con l'aiuto dei tuoi esperti di quartiere.
Un Aiuto Fondamentale (e Spesso Sconosciuto) per i Residenti del Tuscolano
L'Indennità di Accompagnamento è un sostegno economico erogato dall'INPS pensato per aiutare le persone non autosufficienti e le loro famiglie a sostenere i costi dell'assistenza.
La prima cosa da sapere, la più importante, è che questa prestazione non dipende né dall'età né dal reddito. Non importa quanto guadagni o se possiedi una casa: se tu o un tuo familiare rientrate nei requisiti sanitari, ne avete diritto.
Cos'è e a Chi Spetta l'Assegno di Accompagnamento?
L'assegno di accompagnamento spetta a tutti i cittadini italiani (o stranieri con permesso di soggiorno di almeno un anno) residenti in Italia, che soddisfano due condizioni sanitarie precise e contemporanee.
I 2 Requisiti Fondamentali (Indipendenti da Età e Reddito)
Per ottenere l'accompagnamento è necessario:
➡️Avere l'Invalidità Totale al 100%: Essere stati riconosciuti invalidi civili totali (100%) per problemi fisici o psichici.
➡️Essere Non Autosufficienti: Questo è il punto chiave. Si considera non autosufficiente chi si trova in UNA di queste due condizioni:
➡️Impossibilità di Deambulare: Non riuscire a camminare da soli, se non con l'aiuto permanente di un'altra persona.
➡️OPPURE: Incapacità di Compiere gli Atti Quotidiani: Non riuscire a svolgere da soli gli atti essenziali della vita (come vestirsi, lavarsi, mangiare, prepararsi il cibo) e avere bisogno di un'assistenza continua.
Questo "OPPURE" è fondamentale. Una persona che cammina, ma che a causa di demenza o gravi problemi psichici non è in grado di gestirsi da sola, ha pieno diritto all'accompagnamento.
Importo 2024/2025: A Quanto Ammonta l'Assegno?
L'indennità di accompagnamento è un aiuto concreto. Per il 2024, l'importo è di 531,76 € al mese, pagato per 12 mensilità. Nel 2025, questo importo sarà rivalutato positivamente.
Inoltre, è totalmente esente da IRPEF: non fa reddito e non va inserito nella dichiarazione dei redditi.
"Mio padre è ricoverato": Compatibilità e Incompatibilità Spiegate
Questa è la domanda più frequente che riceviamo nel nostro sportello al Quadraro. L'indennità è compatibile con quasi tutto, ma ha un grande nemico.
È COMPATIBILE con:
● Svolgere un'attività lavorativa.
● Prendere la pensione (di vecchiaia, anticipata, o di inabilità).
● Altre prestazioni di invalidità civile (diverse dall'accompagnamento).
È INCOMPATIBILE con:
● Il Ricovero Gratuito: L'indennità non spetta se la persona è ricoverata in un istituto (come una RSA o una casa di cura) con retta a totale carico dello Stato (o di un ente pubblico) per più di 29 giorni al mese. Se invece la famiglia paga una parte della retta, o l'intera retta, il diritto all'accompagnamento resta valido.
● Altre indennità simili per causa di guerra, lavoro o servizio.
Come Richiederla? L'Errore da Evitare che Può Costare Mesi di Attesa
Qui arriviamo al punto dolente, quello che può trasformare un diritto in un incubo burocratico.
L'indennità di accompagnamento non è una domanda separata. La richiesta va fatta contestualmente alla domanda di invalidità civile, attraverso il certificato medico introduttivo (SS3).
La Spunta Decisiva sul Certificato Medico
Come spiegato nella nostra guida al certificato medico, la commissione INPS valuta solo ciò che il medico ha scritto.
Per richiedere l'accompagnamento, è fondamentale che il medico di base, nel compilare il certificato online, apponga la spunta sulle caselle corrette:
➡️"impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore"
➡️E/O "impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita"
Se il medico dimentica queste spunte, la commissione non valuterà la non autosufficienza. Ti verrà magari riconosciuta l'invalidità al 100%, ma non l'accompagnamento. A quel punto, dovrai presentare una nuova domanda (con un nuovo certificato medico), perdendo 6-8 mesi di assegni.
Perché Affidarsi al Tuo Patronato di Fiducia in Via Tuscolana 1256?
Il "fai da te" è rischioso. Affidarsi al nostro sportello a pochi passi dalla metro Giulio Agricola o Subaugusta significa scegliere la sicurezza.
Ecco cosa facciamo per te, gratuitamente:
✅Controllo Preliminare: Prima di inviare qualsiasi cosa, analizziamo il certificato del tuo medico per assicurarci che la spunta per l'accompagnamento (e per la Legge 104, se necessaria) sia presente.
✅ Invio "Zero Errori": Gestiamo noi l'invio telematico della domanda, compilando tutti i dati amministrativi e di pagamento (come il modello AP70) senza errori.
✅ Assistenza Completa: Ti seguiamo fino all'arrivo del verbale e, se la domanda venisse ingiustamente respinta, siamo pronti a gestire il ricorso INPS.

Domande Frequenti (FAQ) sull'Indennità di Accompagnamento
L'accompagnamento spetta anche ai malati di Alzheimer o con demenza senile?
Assolutamente sì. Anche se la persona è in grado di camminare, la demenza o l'Alzheimer la rendono incapace di compiere gli atti quotidiani della vita in autonomia. Rientra quindi pienamente nei requisiti.
Mio padre ha 90 anni. Ha diritto all'accompagnamento anche se è molto anziano?
R: Sì. L'indennità di accompagnamento non ha limiti di età. Spetta sia ai minori che agli ultra-novantenni, purché sussista la condizione di non autosufficienza.
Ho ottenuto l'accompagnamento. Devo dichiararlo nel 730?
No. L'indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale esente da IRPEF. Non va dichiarata, non fa reddito e non influisce sull'ISEE.
Non Rischiare: Ottieni l'Assistenza che Meriti a Pochi Passi da Casa
Ottenere l'indennità di accompagnamento può fare una differenza enorme nella gestione quotidiana di un familiare fragile. Non lasciare che un errore burocratico ti neghi questo diritto.
Se stai assistendo un tuo caro e pensi che possa avere diritto all'accompagnamento, non aspettare.
Vieni a trovarci nel nostro ufficio in Via Tuscolana 1256, 00174 Roma RM.
Siamo il tuo punto di riferimento nel quartiere Tuscolano. Analizzeremo la tua situazione con competenza ed empatia e ti guideremo passo passo.
La soluzione ai tuoi problemi è qui, a due passi da casa.




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